A scuola nei parchi

Come sarebbe bello far scuola all’aperto seduti sull’erba guardando il cielo e le nuvole. 

E allora perché non farlo? I parchi di Modena si prestano allo svolgimento di un buon numero di attività didattiche. 

Da anni le scuole medie e superiori svolgono buona parte delle ore di educazione fisica nei parchi più vicini alla scuola. 

Vedendo con una punta di invidia i colleghi far lezione in una cornice così rilassante (parlo del parco Londrina inondato di margherite) anche alcune insegnanti della vicina scuola primaria Galileo Galilei hanno deciso di proporre un paio di lezioni-laboratorio di giochi didattici all’aperto a classi aperte.

 Per rinforzare ed approfondire lo studio della lingua inglese, tre classi terze hanno dato vita ad un pomeriggio di giochi tipici della tradizione britannica (Easter Games) come la staffetta “egg rolling” in cui i bambini a staffetta, organizzati in squadre, dovevano far rotolare un uovo sodo lungo un breve percorso sul prato, o ancora “Easter egg hunt” caccia alle uova di pasqua, (ovetti per la verità) ed infine il divertentissimo gioco “Pancake race” in cui i bimbi dovevano correre con una padella in mano facendo volare e prendendo al volo una vera frittellina.

Le valenze educative del gioco cooperativo a squadre sono notevoli. I bambini di oggi scoprono un divertimento condiviso e rispettoso di turni e regole, apprezzano il gioco di squadra, imparano a fare il tifo e suggerire soluzioni.  

La ricaduta didattica sull’apprendimento in particolare della lingua inglese è duplice.

Da un lato i bambini memorizzano il lessico inerente l’argomento, che risulta fondamentale nel comprendere la spiegazione del gioco, nel comunicare e suggerire ai compagni di squadra. In secondo luogo il gioco “convince” I bambini ad esprimersi in inglese molto più di qualunque lezione o interrogazione…

Se la password per chiamare il compagno con il cestino è gridare “basket please!” per il desiderio di vincere anche gli alunni più introversi in classe troveranno la motivazione non solo per parlare inglese ma anche urlare!!  Giocare per imparare non è un sogno ma un modo per rendere la lezione “memorabile” quindi efficace, aiuta i bambini a scoprire le regole della convivenza civile, li porta a scoprire le opportunità offerte dalla città, proponendo stili di vita più sani che possono aiutare a combattere l’obesità infantile, spesso conseguenza di noia ed isolamento.

 per saperne di più vedi    http://www.risorsedidattichescuola.it